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Rocambolesche avventure nel Cormyr Faerun Cormyr Suzail Emporio magico di Tagnik'Zur

1x01 Colpo grosso all'emporio di magia

Tagnik'Zur fu un elfo osuro, un "traditore" che negli ultimi secoli aveva conosciuto ed abbracciato il culto di Elistraee; Illuminato dalla luna della dea, decise di recuperare i suoi averi ed abbandonare la vita dell'avventuriero, per vivere in pace ed armonia con le altre razze, ma non dimenticò mai, neppure per un giorno, la severità delle sue origini.

- Il signor Tagnik'Zur è una persona molto precisa e vuole che il suo emporio di magia sia sempre in ordine - pensava Amera, la giovane elfa apprendista di Tagnik'zur, mentre spolverava il Libro delle Ombre del suo maestro.

Era una giornata tranquilla, una di quelle mattine in cui non vi è altro da fare se non riordinare gli scaffali, con calma, nel silenzio di un emporio vuoto dove le ore passavano e nessun cliente e, brava si sarebbe avvicinato alla porta, se non, a rischirare un po la giornata, entrò timidamente la piccola Cottony, per chiedere alcune pergamene per il proprio maestro, presso il quale stava imparando a controllare il potere magico donatole dalle fate.

Cottony era un cucciolo del popolo gatto -Catfolk-, una razza rara e pregiata, spesso usata da nobili per intrattenimento, ma non qui, in queste terre e in tutto il Cormyr i gatti erano segno di buon augurio,  ed incontrare un catfolk era solito annunciare l'inizio di un'avventura.

 

...Ed era proprio cosi...

Nelllo stesso istante, nella bettola della città, seduto su un vecchio sgabello al bancone c'era Rua giunto dal nord, con uno zaino ricolmo di abiti pesanti e pellicce di pessima fattura, e 1uattro monete in una scarsella, che attendeva di bere qualcosa mentre pensava a come guadagnarsi qualche moneta in città.

Due marinai si avvicinarono a lui con lo stesso sorriso di un venditore di bagnarole a poco prezzo
- Grande e grosso, proprio come lo stavo cercando! -

Entrambi, insieme, vestiti e bagnati, forse avrebbero fatto il peso del barbaro seduto.
- Hey, ti va di guadagnare qualche moneta con un po di lavoro per forti braccia al porto? -
Seguirono pochi scambi di parole, l'offerta di una bevuta e l'ingaggio era bello e fatto!

Uno dei due, indossava un grosso tricorno con una folta piuma rossa, presentandosi come "{Rodrigo}" un mastro di gilda mercanti, l'altro, il suo sottoposto rimase lì silenzioso, bevve mezzza birra e salutò con un cenno della mano destra, alla quale mancava il dito mignolo, dando loro appuntamento al porto, a mezzogiorno.

- Ci sono alcuni grossi e pesanti carichi in porto da scaricare, ed essendo materiali fragili e pesanti, mi servono braccia forti, sicure - continuò il marinaio

Poco dopo, Rua ed il marinaio Si avviarono quindi verso l'uscita della locanda e attraversata la piazza

- Seguimi - disse Rodrigo - Devo andare un secondo all'emporio, qui nella piazza, potresti assicurarti che non entri e non esca nessuno finche ho finito? -
Rua con un cenno del capo ed un monosillabo si andò a mettere di fronte alla porta di ingresso, mentre Rodrigo entrava.

- Buongiorno - Esclamò Rodrigo interrompendo la commessa e la piccola catfolk

- Buongiorno a lei - risposte Amera - come posso esserle utile?

Facendo qualche passo nel negozio ed iniziando a guardare le varie vetrinette interne, Rodrigo incalzò - Una mappa, sto cercando una mappa rara, o anche solo qualche riferimento e indizio, e mi hanno detto che avrei poptuto trovare qui qualcosa -

- Certamente, che genere di mappa si tratta? - Con fare gentile e disponibile riprese Amera
- Sto cercando informazioni e mappe che possano aiutarmi nella ricerca della leggendaria Isola del Terrore e se non erro questo libro... - indicando una vecchia copertina in vetrina - potrei darvi un occhiata? -

Rua restò sulla porta, ad osservare la scena, e la giovane elfa, una tale gentilezza e grazia nel suo villaggio sarebbe stato segno di debolezza, ma lei con la sua grazia, rapì tutta la sua attenzione mentre si avvicinò alla vetrina, prese il libro e con delicatezza lo lasciò visionare al gentiluomo, che nel mentre, avidamente,  continuava a chiedere informazioni.

- Il prezzo? - Chiese lui dando una fugace carezza sulla testa della piccola Cottony.
- Dovrei chiedere al sig. Tagnik'zur, ma al momento non è qui - rispose imbarazzata Amera.
- Bene, glielo chieda, sarò lieto di passare nuovamente nel pomeriggio. E' Stata gentilissima, buona giornata signorina; a presto piccola catfolk - e dicendo questo uscì dalla porta sulla quale si avvicinò al barbaro che ancora era sulla porta:
- aspetta qui, torno subito -

Cottony e Amera ripresero a parlare mentre si avvicinavano al bancone dopo la breve interruzione, talmente distratte dai discorsi che nessuna delle due si accorse che il Libro delle Ombre di Tagnik'Zur era scomparso finchè non finirono il discorso.

Non appena notò la mancanza del tomo, Amera corse fuori passando nel poco spazio lasciato dal barbaro sul ciglio della porta e, guardando verso il fondo della via, vide il gentiluomo con la piuma rossa sul cappello, camminare tranquillo verso un vicolo, e al suo fianco, un'altro uomo comparire dal nulla, poco prima di svoltare l'angolo.

- Per gli dei! Sono stata derubata! Oh dei, come posso fare ora? se se ne accorge Tagnik'Zur mi uccide! - Gridò disperata cercando una soluzione negli occhi di Cottony e del barbaro...


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