1x13 - Vecchie conoscenze
1x12 - Una giornata da dimenticare
1x11 Domani un uomo verrà
1x10 - Briganti nei carrugi
1x09 Un Ospite fuori dal comune
1x08 - Una nuova destinazione?
1x07 - Infanticidio preventivo
1x06 - In viaggio per Hilp
1x05 - La Carovana perduta
1x04 - Merce che scotta!
1x03 - Una notte in locanda
1x02 L'inseguimento
1x01 Colpo grosso all'emporio di magiaRientro al negozio
- AMERAAAAAA! -
L' elfa d'un tratto sentì la voce di Tagnik'Zur riecheggiare nella sua testa, e con sguardo terrificato, disse ai compagni - Devo tornare alla bottega, è tornato il proprietario, questa volta mi uccide! -
Il resto del gruppo decise di accompagnarla, per cercare di aiutarla ad uscirne indenne, ma Dain e Rua, preferirono restare a cercare informazioni ai moli - Ci vediamo piu tardi alla bottega - disse Dain.
La piazza di fronte alla bottega era gremita di gente, tanta da rendere difficile il passaggio per Amera, la quale, eduatamente cercò di farsi largo tra la folla insieme a Tabata e, superata la calca, sul ciglio della porta vi era Tagnik'Zur, il suo viso di elfo oscuro era piu nero del solito e le sue mani tremanti di rabbia - XSA'OL! Amera! - Al grido, la furtiva Tabata si spaventò talmente da sobbalzare e facendo sue passi indietro, cadendo.
- PER GLI DEI, COSA HAI FATTO? IL NEGOZIO E' STATO COMPLETAMENTE DERUBATO! - continuò veemente Tagnik'Zur
- Signor Tagnik'Zur, lasci che le spieghi... -
Tagnik la prese per un braccio e la portò dentro la bottega, svuotata di ogni oggetto prezioso, tranne... il libro delle ombre, che era lì, esattamente dov'era prima del furto.
Si chiesero quindi cosa fosse successo realmente, spiegando a Tagnik'Zur la vicenda.
Tagnik'Zur capì che era un piano ben architettato: qualcuno, mentre Rodrigo stava distraendo Amera, lanciò un incantesimo di invisibilità sul libro delle ombre, facendosi ben notare uscendo per farsi inseguire, insieme al suo complice, sperando che la bottega restasse incustodita.
Nel mentre, uno o piu complici, sfruttando l'assenza di Amera, svaligiarono la bottega.
- Un piano geniale - Disse Tagnik'Zur - Ma cio non toglie che eri Tu la responsabile della bottega, e visto cio che hanno rubato, dovrei averti gia uccisa.. ma in questo luogo mi creerebbe solo problemi. Quindi ci sono due possibilità: Recuperare la merce o rimborsarmi del furto -
- Qua.. Quanto pensate possa essere la cifra? Il ladro ed i suoi complici sembra siano gia partiti in nave non so se riusciremo a recuperare le merci - Chiese terrorizzata lei.
- 20.000 monete d'oro... solo perche fino ad oggi hai sempre cercatro di fare del tuo meglio.. ma questa non posso perdonarla. Un tempo ti avrei uccisa, ma devo mantenere il mio patto. Ora però voglio piu vederti qui intorno, sei licenziata. Non tornare se non con i soldi che mi devi. Ed ora levatevi dai piedi, rothen!-
Il mondo di Amera si sbriciolò. La casa, la bottega in cui aveva vissuto per anni erano svaniti, la misera paga di 10 monete al mese era solo un ricordo.. e l'accesso a tutti quei tomi ed oggetti miracolosi, era ormai solo un sogno. Un solo singolo errore le era costato tutto.
- Ho capito Maestro, ripagherò il mio debito, in un modo o nell'altro. Tornerò con cio che le devo. -
E con gli occhi colmi di lacrime, Amera volse le spalle al maestro, uscendo dalla caotica e vuota bottega, con solo uno scopo, riacquisirne la fiducia di Tagnik'Zur.
Fuori dalla bottega ad aspettarla vi erano tutti gli altri.
- Beviamoci su e troviamo una soluzione - disse Dain, indicando la taverna piu rinomata della locanda. -
Era ormai sera quando entrarono alla Sala da té di Madame Cattle, una locanda molto conosciuta in città, un luogo tranquillo e curato, gestito da madame Bruna Cattle, un'anziana e rinomata halfling.
La locanda, arredata con lo stile orientale delle stravaganti città di Kara-Tur, era meta di molti viaggiatori e curiosi che cercavano un po di quiete e tranquillità...
- PER Moradin! VENTIMILA MONETE D'ORO? come pensi di recuperare quei soldi? - Urlò Dain nel bel mezzo della locanda, mentre venivano serviti da una giovane halfling, Edera Cattle, una delle figlie di Bruna.
- Partirò all'avventura, accetterò contratti, lavorerò per le gilde, caccerò taglie, se necessario... - rispose Amera.
Calò il silenzio nella locanda, la voce quasi urlante dei due interruppe nella sala al punto che Erika, una delle cameriere, si avvicinò chiedendo gentilmente un po piu di quiete; Ognuno tornò col viso sul bicchiere, chi di birra, chi di latte e chi di idromele...
Continuarono i piani e le idee su come recuperare del danaro, fin quando, Madam Cattle, si avvicinò al tavolo: <ho, "per caso" sentito che state cercando di recuperare qualche moneta e guarda caso, una persona ha chiesto di poter parlare con voi al piano inferiore in merito ad un lavoretto, che ne dite?>
Insospettiti ed incuriositi, decisero di scendere al piano inferiore, nella sala riservata della locanda.
Li sotto, insieme a loro, una decina di persone di spalle erano in piedi, e sembravano in attesa di risposte da un uomo il quale, seduto dietro ad un tavolo, con il volto incappucciato che, con voce bassa e cupa, interruppe il silenzio:
- Ne sono giunti altri, fate loro spazio, e voi, accomodatevi pure tra gli altri.... -