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Intervallo 011° sessione - Giocata 16/10/2018
L'Abbraccio
Three Stories
[POTERE]
1973
Jack Politano lavora da qualche tempo come impiegato di una grande azienda. Spinto dalla sua voglia di primeggiare, una notte si ferma a fare straordinari nel grande e silenzioso grattacielo dove lavora. Una voce lo sorprende nella calma più assoluta: si tratta dell'amministratore delegato dell'azienda, un personaggio schivo e misterioso che improvvisamente lo convoca nel proprio ufficio. Qui il capo si complimenta con Jack per la qualità del suo lavoro, ma soprattutto per la sua "fame" di arrivare. Jack fin qui non vede niente di strano, quando all'improvviso il discorso prende un'altra piega. L'amministratore delegato chiede a Jack se desidera davvero un potere al di là della sua immaginazione, a patto di non poter mai più essere lo stesso. Mentre pronuncia quelle parole, il boss sembra estremamente teso, ma Jack è troppo intrigato da quell'offerta così sfacciata per notarlo, e così accetta.
Sul fondo del grande ufficio dell'amministratore si intravede la porta di un ascensore nascosto. L'amministratore e Jack vi entrano e la cabina di metallo scende per un tempo piuttosto lungo tutta l'altezza del grattacielo, fino nei sotterranei. La scena che si presenta davanti agli occhi di Jack è semplicemente spaventosa: una vera e propria cripta, interamente in pietra. Al centro della stanza, due uomini nudi e legati a dei pali come vittime in attesa di essere sacrificate. L'amministratore delegato spiega a Jack che è stato sorvegliato, e qualcuno pensa che lui abbia tutto il potenziale per diventare una figura di spicco di un mondo al di là dei limiti della vita mortale. Jack rimane inizialmente spiazzato dalla scena terificante che si trova di fronte, dagli occhi delle vittime che lo fissano imploranti. Ma qualcosa dentro di lui scatta, e la pietà di colpo è un lontano ricordo.
Il ragazzo sceglie, e in un istante l'inquietante figura di un redivivo Giacomo Matteotti emerge dall'oscurità alle sue spalle, poco prima di morderlo senza troppi complimenti e trasformarlo in un vampiro. Le vittime designate urlano mentre diventano il primo pasto di Jack.
[LEGAME]
1972
Michele Verdi conduce una vita piuttosto tranquilla, sapendo i fatti di tutti ma tenendosi alla larga dai casini. Una sera viene contattatto dal suo migliore amico, la persona con cui ha diviso tutto: infanzia, adolescenza ed età adultà. Un fratello, la metà di un duo. Questi, piuttosto nervoso, lo invita ad un'uscita per quella notte, dicendo che deve assolutamente presentargli una persona.
Michele si reca sul luogo dell'appuntamento, che all'esterno sembra un club come tanti, con una coda per entrare che pare infinita. Il suo amico lo raggiunge e lo trascina fuori dalla coda, arrivando fino al buttafuori di guardia. "Siamo qui per Lei": bastano queste poche parole perché quell'armadio a due ante lo lasci passare. Il club all'interno si rivela essere un vero e proprio club di scambisti, dove coppie e gruppi entrano ed escono da alcune alcove accoglienti.
Presto i due vengono avvicinati da una donna di un fascino raro: un corpo dalle proporzioni perfette, il volto di una statua antica, due occhi neri e affascinanti come lo spazio profondo. La donna, che si presenta come Greta Schroeder, si rivolge all'amico di Michele come ad una vecchia conoscenza, ma lui non riesce nemmeno a sostenere lo sguardo di lei. Dalle parole si passa ben presto ai fatti: Michele e Greta si appartano in un separè, seguiti dall'amico di Michele, che rimane in disparte a metà tra l'affranto ed il terrorizzato.
Le mani dell'uno sul corpo dell'altra, tutto sembra andare come nel resto del locale, quando all'improvviso la forza di Greta si fa brutale e immobilizza Michele al letto. Il volto di Greta di colpo non è più quello di prima, ma quello di un mostro terrificante, simile ai classici film dell'orrore. Michele potrebbe pensarlo, se non fosse pietrificato dalla paura. L'Abbraccio è un misto di dolore, piacere e orrore indescrivibile, e cambia la vita di Michele per sempre. La bestia di Michele si risveglia violentemente, e l'unico cibo a disposizione nella stanza è proprio l'amico con cui ha condiviso tutto, e che tradendolo lo ha fatto diventare ciò che è ora.
[ESTASI]
1971
Katerina Petrova è una ragazza come tante che nel 1971 si trova in Italia per assistere al concerto dei Led Zeppelin al Vigorelli di Milano. Il pubblico è piuttosto in tumulto, sia per colpa dell'organizzazione che per l'eccitazione dell'evento, ma la ragazza è felice del momento che sta vivendo e non le importa. Ad un certo punto, mentre il quartetto inizia lentamente a suonare uno dei suoi brani più famosi, Katerina si allontana dal suo gruppo di amici per andare a prendere delle birre per tutti. Per una decisione del caso, quello è il momento in cui al bancone cambiano il fusto della birra con uno nuovo. Senza sospettare minimamente cosa la aspetta, dopo pochissimo Katerina ritorna dai suoi amici stringendo in mano le birre per sé e per loro. Mentre uno dei più famosi assoli di chitarra elettrica della storia risuona nell'aria con una potenza inaudita, Katerina e i suoi amici perdono lentamente i sensi.
Katerina si risveglia in una radura mai vista prima, e capisce subito di essere legata. Alcuni suoi amici e altri ragazzi mai visti prima sono lì, immobilizzati come lei, ciascuno con alle spalle un vampiro che lo tiene d'occhio. Katerina si volta e dietro di sé vede un autentico mostro, con un viso fatto quasi del tutto di ossa esposte. Questi fa per avvicinarsi e morderla, quando all'improvviso un paletto gli trapassa il petto e lo lascia a terra tramortito. Dall'oscurità emerge una splendida donna, Donatella Fattori, che velocemente fa voltare Katerina e le affonda i denti nel collo, mentre anche gli altri mostri presenti stanno facendo lo stesso. Katerina sta per morire quando Donatella si squarcia un polso e le fa bere il proprio sangue mentre pianta gli occhi nei suoi e le dice semplicemente: "Vienimi a cercare, se mi vuoi".
Mentre guarda Donatella che si allontana velocemente, Katrina sente crescere dentro di sé un'energia mai percepita prima, dei riflessi che non sono i suoi, ma soprattutto una fame inaudita e perversa, per il sangue di quelli che gli stanno di fronte. Gli altri ragazzi tenuti prigionieri si risvegliano nelle stesse condizioni, e come i lacci che li tengono immobilizzati vengono sciolti, è il caos: ognuno si getta con violenza contro il più vicino, in rituale carico di ferocia.
Dopo il breve massacro, una sola figura si staglia in mezzo ad un campo di cadaveri a malapena illuminato dalla luna. Katerina è coperta di sangue altrui, sazia, e sta riprendendo fiato, quando un gruppo formato dai mostri che tenevano prigionieri i suoi amici si fa avanti. Alla testa del gruppo c'è uno Tzimisce che applaude piano, Lukas Wilk. Questi si complimenta con Katerina per l'esito inaspettato della serata, e la invita ad unirsi alla loro setta, il Sabbat, anche se non è stata abbracciata da uno di loro. Katerina rifiuta, dicendo che la sua strada è un'altra, ma Lukasz le profetizza che in qualche modo le loro strade si incroceranno di nuovo.
Soundtrack: Stairway To Heaven - Led Zeppelin